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Wing Chun: Più di una Arte Marziale - Percorsi Personalizzati di Apprendimento

Il Wing Chun funziona?

Il Wing Chun funziona?

By Riccardo Di Vito

Il Wing Chun funziona?

Quante volte leggiamo questa domanda su internet? L’Arte più pubblicizzata, negli anni, per via della presunta maggior efficacia rispetto alle altre, in realtà non ha una buona reputazione nell’ambito degli esperti del settore degli sport da combattimento. Perché? Cerchiamo di capirlo insieme, poi vi dirò il mio punto di vista.

Sui forum, nei vari social network, tra le domande di yahoo answers non passa giorno che non esca la fatidica domanda:

ma il Wing Chun funziona? Cioè, è utile nel caso ci si debba difendere da un aggressore?

Qui si tratta di un utilizzo non corretto del marketing applicato alle arti marziali, secondo me. Negli Anni Novanta, nel boom del WingTsun (il marchio delle Scuole legate al sistema del GM Leung Ting), si usava dire, scrivere e pubblicizzare quest’Arte come “Semplice Diretta Efficace“, facendo capire ai nuovi praticanti che era la panacea di tutti i mali nell’ambito marziale.

Wing Chun FunzionaleNel corso degli anni ho cambiato diverse volte opinione rispetto a questo tema, perché mi sono avvicinato via via sempre di più ad un lavoro realistico. Anche io, all’inizio, mi nascondevo dietro al famigerato discorso “occhi-palle-gola” per giustificare che il Wing Chun non potesse essere funzionale come sport, ma solo per strada.

La strategia “occhi-palle-gola” non è altro che un’idea erronea dei punti da attaccare per un praticante di Wing Chun. In realtà, essendo punti quasi totalmente non allenabili, è impossibile lavorare in sicurezza, abituandosi a colpirli, tranne alcune eccezioni di cui non sto qui a parlare. Sta di fatto che si tratta di un espediente per dire che chi pratica Wing Chun non può confrontarsi con altri per via di questa presunta “superiorità” degli attacchi a questi punti sensibili.

Questo non è il nostro caso. Abbiamo addirittura costruito un punto di incontro che chiamiamo “Open Mat” proprio per confrontarci con chi ne ha voglia e abbia, soprattutto, la curiosità di testare le proprie capacità in un ambito non collaborativo. Qui non si vince e non si perde. Qui si lavora per migliorarsi. L’importante è capirsi, perché lo sparring di uno sport da combattimento sarà sempre e comunque diverso da quello che facciamo, in quanto la finalità è totalmente differente.

Wing ChunIl nostro lavoro è cercare di evitare il combattimento con tutte le nostre forze. Se si ingaggia battaglia, allora l’obiettivo è finire la colluttazione nel minor tempo possibile, con meno danni, perché non sappiamo mai se chi aggredisce sia o meno armato. Ecco perché non abbiamo un grande repertorio di prese, leve e sottomissioni a terra, ma ci alleniamo solo per colpire e correre via velocemente.

Nel corso della mia breve ‘carriera’ (passatemi il termine), mi hanno invitato più volte a sostenere incontri sportivi per dimostrare l’efficacia di questo sistema, ma puntualmente tutti si sono sentiti rispondere il mio secco “No, grazie”. Alcuni di loro hanno scambiato questo ‘no’ per paura, altri per codardia, altri ancora per viltà, ma non si tratta di tutto questo, stante il fatto che l’emozione di un combattimento sportivo credo sia unica ed irripetibile in altri contesti. Il sistema HKB Wing Chun non ha niente da invidiare ad altri metodi di allenamento per il combattimento, ma non è uno sport da combattimento. Non abbiamo metodiche di allenamento per quel contesto: è sicuramente un limite, ma sarebbe facilmente superabile, se ce ne fosse la necessità.

Kung Fu RomaLa finalità del praticante di HKB Wing Chun non è (o, almeno, non dovrebbe essere) vincere per ottenere fama, soldi o trofei. Il nostro fine è imparare a difenderci in contesti reali, ma, soprattutto, è vivere una forma di meditazione in movimento, è portare attenzione ad ogni movimento, affinché sia in linea con i nostri principi di risparmio energetico, di massima efficienza. Proprio per questo sarebbe davvero riduttivo togliere tutto il bagaglio tradizionale che abbiamo per ritrovarci a fare quello che si vede nei contesti sportivi, anche se, come ripeto spesso, se qualcuno volesse farlo, non ci troverei niente di male.

Eppure, nonostante il nostro sistema sia completo e ricco di elementi, tantissimi praticanti, stufi di anni di passi a pinocchietto, di perdite di tempo e di programmi spazzatura, si sono buttati in altri campi, implementando e poi via via sostituendo altre arti marziali ed alcuni sport da combattimento all’originario amore per il Wing Chun ed ecco che oggi sotto questo nome potete trovare di tutto. Abbiamo forme di combattimento più simili al pugilato, altre alla lotta, altre ancora ad altri stili del Sud o del Nord, di tutto, insomma.

HKB SPARRING TIME

Come i praticanti sanno bene, il Wing Chun non è uno stile, ma un sistema di combattimento e di movimento, con le sue strategie, le sue forme, le sue tecniche, ma soprattutto con le sue dinamiche, sempre votate alla massima efficienza ed al risparmio energetico. Quando si vedono certi allenamenti su internet viene da mettersi le mani nei capelli, perché tutti questi concetti non vengono rispettati e allora si capisce benissimo perché alcuni sentano il bisogno di rivolgersi altrove per trovare la propria Via di pratica.

L’efficacia di un sistema non può essere valutata in un solo ambito. Se è un sistema deve essere funzionale e funzionante in ogni situazione, sicuramente; però, da qui a dire che solo in gabbia o dentro un ring sia dimostrabile ce ne passa. In realtà, chi pensa che il nostro sistema sia inutile o che non funzioni è solo perché ci paragona a quella grossa quantità di video che circolano in rete di gente che risponde ad attacchi finti con la solita sequenza di pugni a catena…ed è normale, quindi, che siamo diventati lo zimbello della comunità di praticanti di sport da combattimento ed arti marziali. Come biasimarli?!

Wing ChunIo stesso sono stato sul punto di mollare diverse volte nel corso degli ultimi dieci anni, perché mi ero stancato di condurre battaglie telematiche per perorare la causa del Wing Chun rispetto agi altri. Però, poi, mi è sorta una domanda: ma se uno di noi combattesse in un contesto sportivo e vincesse, lo sapete cosa si direbbe? Che è forte il praticante! E se perdesse? …che il Wing Chun non funziona. Quindi, detto tra noi, a che pro? Pensateci.

Veniamo al punto che più mi preme. Per me il sistema HKB Wing Chun è davvero funzionale, ma si può rischiare di perdere questa caratteristica nel giro di una generazione. Per questo siamo molto attenti a come viene diffuso, attraverso un’organizzazione capillare, in cui tutti gli Insegnanti continuano la propria formazione senza fermarsi mai, compreso me. Per quanto riguarda il Wing Chun in generale, a me non interessa parlarne, perché ormai si trova davvero di tutto sotto questo nome, quindi è inutile parteggiare per qualcosa di indefinito e indefinibile, soprattutto visto e considerato che non si riesce a dare vita ad una sorta di “federazione nazionale”, per controllare che quello che viene divulgato sia Wing Chun. Io sarei pronto per un passo del genere, per tutelare tutti i praticanti, ma con l’aria che tira non credo che riusciremo mai a farlo…

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