Yip Man e la storia del Wing Chun ridotto all’osso 2

Continuiamo a fare due chiacchiere tra storia e attualità, dopo il post di qualche giorno fa. Il Wing Chun Kuen viene oggi insegnato in modi molto diversi tra loro. Alcune Scuole privilegiano le Forme, altre le sezioni di Chi Sau (sicuramente molte di quelle di provenienza – anche assai lontana – Leung Ting), pochissime lavorano sul corpo e sulle capacità marziali. In Europa abbiamo una serie di Insegnanti che si rifanno alla ‘sola’ tradizione di Yip Man. Anche se l’insegnamento è diversificato a seconda del lineage, queste Scuole studiano il curriculum classico, senza aprire le porte all’esterno.

Ad Hong Kong la situazione pare che sia simile (da come mi dicono gli amici che ci sono stati)e che ci vivono tuttora). Il Wing Chun è solo uno dei tre stili insegnati nella scuola di Kwok Wah Ping, per esempio, ma è abbastanza a se stante. Se si parla di Cina, invece, abbiamo uno stile più completo a Fatshan, ma, mediamente, con grandi influenze esterne, a seconda dello stile (Hung Gar, Tai Chi, Ba Gua, White Crane).
Se andiamo oltre, incontriamo l’albero originale, dato in tempi moderni dall’insegnamento di Fung Siu Ching. L’aria è quella che si respira nel lineage Chan Yiu Min, per esempio. A parte la famiglia Chan, sono viventi le famiglie Lo, Tang e Chu. Qui andiamo a mettere il dito nella piaga della divisione tra Wing Chun e Weng Chun, tutto diventa difficoltoso da comprendere. Ad oggi, sono pochissime le persone con cui è possibile studiare questi rami dello stile in Europa, non parliamo proprio dell’Italia…

Tornando agli aspetti storici, di cui stiamo dibattendo con amici praticanti, il famoso Leung Bik per alcuni ricercatori del Wing Chun non sarebbe altri che Chu Chung Man. In questo modo il Wing Chun di Yip Man sarebbe collegato intrinsecamente al Weng Chun della famiglia Chu, per esempio. Eppure, Yip Man esponeva nel suo Kwoon un vessillo su cui campeggiava il nome di Leung Bik, che egli raccontava essere il suo secondo insegnante. Si pargla degli Anni Cinquanta, del 195 in particolare. Solo successivamente fu tolto.
Chu Chung Man non fu mai insegnante di Yip Man,  questo pare quasi per tutti assodato. Di sicuro fu suo buon amico: fra i due si instaurò gran rispetto, dovuto anche ad una frequentazione assai continua. Non ci fu mai un rapporto formale Allievo-Maestro, come ho già detto. Sicuramente si saranno allenati insieme, avranno scambiato tecniche, ma niente di più. I curriculum sono diversissimi e pare che nessuna tecnica della famiglia Chu fu mai insegnato a Yip Man. Neppure a Lok Yiu, allievo che veniva invitato insieme a Yip Man nelle occasioni formali, fu mai insegnato niente di tutto questo patrimonio.
In merito all’insegnamento di Yip Man è assodato che ad alcuni diede un ottimo footwork, ad altri un’ombra dello stesso, ad altri ottime tecniche di braccia e così via…ma il punto più importante è un altro: da un curriculum semplice, è derivato un lungo periodo di apprendimento.
Nel corso degli ultimi tre secoli, si possono identificare due grandi grandi rami di Wing Chun. Il loro apice sta in Yuen Kai San da un lato e in Leung Jan dall’altro. Il primo è più completo, mentre il secondo più semplificato. A monte troviamo altro, il cosiddetto Chi Sim è, probabilmente, solo una  facciata.

Purtroppo, se si segue la metodica di insegnamento moderna, non si ha tempo per conoscere i genitori: valutate il fatto che, a parte il Mai Gei, quasi nessuna tradizione viene trasmessa appieno. La contrapposizione Wing Chun Weng Chun non ha alcun senso, soprattutto dal punto di vista storico. Lo ha sicuramente dal punto di vista del business, perché solo dividendo si possono ottenere allievi ed introiti. Ma a noi non interessa il business, quindi lo diciamo a voce chiara, no?

4 pensieri riguardo “Yip Man e la storia del Wing Chun ridotto all’osso 2

  1. Ci troviamo nuovamente d'accordo. La divisione dei lineage mi ricorda molto la morte di Alessandro Magno: "Il mio impero andrà al migliore…" disse sul letto di morte. E i suoi alleati se lo spartirono senza riuscire ad andare oltre.A causa della ricerca portata avanti dal mio sifu prima di me e da noi allievi poi, mi sono sempre ritenuto un praticante di wing chun molto

  2. continua ————-Sembrerebbe quindi che per vedere cosa ci ha lasciato Fung Siu Ching,occorra osservare ciò che ha lasciato Yuen Kai Shan,dato che il Maestro visse a casa dell allievo per istruirlo.e da lui non apprese il weng chun,ma un arte ancestrale(suddivisa oggi in alcune branche comeGu Lao,Cho,Yuen,Cheung Bo,weng chun,sottobranche come Yip Man WC) che venne raffinata dalle

  3. Grande Guido, mi sono letto anche il link in inglese.Complimenti.In effetti anche guardando le forme eseguite da lineage come il Gu Lao o il Mai Gei Wong, noto le stesse tecniche solo in ordine diverso e anche il footwork cambia poco. Cioè, io non ruoto sulle punte però gli altri elementi li faccio uguali ma senza dargli un nome e studiandoli in modo diverso.Ad esempio parlando

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