Se Stiamo Insieme Ci Sarà Un Perché

17 Luglio 2020
Vi ricordate la canzone no? “Se stiamo insieme, ci sarò un perché e vorrei scoprirlo stasera“… Grande Riccardo Cocciante! Non voglio parlarti di musica, però. Dopo il lockdown dovuto al coronavirus, è venuta fuori sempre di più l’esigenza ancestrale di aggregazione. Ci hai fatto caso? Il bisogno di stare in gruppo è uno di quelli primordiali, che ci portiamo nel DNA. Ci sono alcuni che l’hanno sviluppato di più, altri di meno, ma resta comunque uno dei principali dell’essere umano. Hanno tentato di togliercelo, con la tv, con quelle on demand, con le consolle e con qualsiasi altro strumento, ma…non ci sono riusciti.

Oggi manca la cultura dell’aggregazione, perché troppo spesso ci si accontenta di stare in gruppo, senza selezionare. Il più delle volte frequentiamo solo quelli con cui ci troviamo bene, con i quali abbiamo analogie. Ci deve essere qualcosa in comune, ma attenzione al detto “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. Non tutte le frequentazioni sono benefiche. Ricordi il vecchio modo di dire che “se vai con lo zoppo, impari a zoppicare“? Se passi tanto tempo con le solite persone, a parlare delle stesse cose dell’ultima volta, senza avere mai punti di crescita, non ti lamentare per la vita appiattita.
Siamo la media delle cinque persone che frequentiamo di più. Questo è un dato di fatto. Facci caso. Le tue entrate sono più o meno in media rispetto a queste persone. I tuoi rapporti interpersonali, amore incluso, sono gestiti più o meno nello stesso modo. Così sarà con tante altre cose, perché siamo spinti dall’attrazione. Ci si unisce per un motivo e difficilmente ci si discosta da questo tema. Certo, è un bene, per certi versi, perché si condivide tanto, ma c’è il risvolto della medaglia. Stiamo insieme, ma senza differenze non c’è dibattito, non c’è crescita.
SIAMO RESPONSABILI DELLE PERSONE CHE ABBIAMO INTORNO
Se vuoi migliorare la tua vita, non puoi rimanere nel solito circolo di amicizie. Lo so, fa male. Ci sono passato. Non possiamo certo cambiare la testa delle persone, ma siamo responsabili delle persone che abbiamo intorno a noi. Un passaggio importante da fare, quindi, è una check list di chi viviamo nella quotidianità. Sono in crescita? Stimolano la riflessione? Aiutano il cambiamento? Se la risposta è ‘no’, fai attenzione. Fossero anche i familiari più stretti. Se ti affossano, scappa! Ci vuole tanto coraggio a verificare il circolo di influenza, ti capisco, ma va fatto.
Se ci sono due o più incompetenti allo stesso tavolo, rischiano di supportare solo la loro ignoranza. Prima di parlare di qualsiasi argomento, verifica il livello di competenza di ciò che ti sta a cuore. Ognuno di noi è incompetente su tantissimi argomenti, ma conosce bene qualche tema. Cerca di capire quelle due cose che gli altri possono insegnarti. In questo modo, spariscono i “secondo me” e le varie altre credenze. Se sai che sei seduto ad un tavolo in cui sei il più fico, allora cambialo, perché è quello sbagliato. A meno che tu non stia lì per insegnare qualcosa a qualcuno. In tutti gli altri casi, alzati. Stiamo insieme, divertiamoci, ma ricordiamoci che l’evoluzione passa per questa mossa…

L’ego viene stimolato solo se sei in un contesto in cui sei il più deficiente. Parlo in senso tecnico ovvero di mancanza di conoscenza rispetto all’argomento. Bisogna pagare il prezzo dell’evoluzione, mettendosi scomodi, come fanno i campioni, che si sfidano, che entrano in competizione, senza ascoltare le critiche dei giornalisti. La vita non ha pregiudizi. Per questo stare insieme alle persone che possono farti crescere ti può dare modo di aprire le porte all’evoluzione. Non è comodo, lo so, ma è l’unica moneta che bisogna pagare per poter fare il cammino della conoscenza.
FREQUENTA I MIGLIORI PER POTER CRESCERE
Funziona così nelle arti marziali, dove più stai a contatto con il Maestro e più cresci. Stesso dicasi per le competenze finanziarie, che puoi acquisire solo con chi ci ha fatto i conti da tempo. Non cambia se l’argomento è la vita di coppia. Se vuoi imparare a gestirla, non chiedere al tuo amico che si è già separato due volte… Bisogna fare un lavoro maniacale sui dettagli. Solo così c’è crescita. Frequenta chi ha il fuoco dentro. Fregatene di chi eri prima, ieri o stamattina. Ogni età è meravigliosa: puoi sempre scegliere di migliorare. Se ti trascini il passato, però, comprometti il futuro!
La vita si presenta ogni giorno con una nuova opportunità. Ti mostra che c’è abbondanza e che non ha pregiudizi. Non possiamo rimanere impigliati nei problemi del passato. Devi trovare la zona di maggior dolore nella tua vita. Fai i compiti rispetto a questo. Se trovi il dolore, puoi agire con più efficacia su te stesso. Crea una nuova competenza sull’argomento che vuoi migliorare. Prendi coscienza di questo. Ricordati che la competenza è espressa solo dai risultati, non dalla dialettica o dalla mera cultura sul tema. Visto che siamo tutti incompetenti, non preoccuparti di saper tutto. Stiamo insieme alle persone, ma individuiamo solo chi può farci crescere.
Rimanere sempre disponibili ad imparare. Questo è un grande passo che permette di essere giovani per sempre. Se ti associ e frequenti sempre le stesse persone diventa pericoloso. Visto che non c’è un limite alle competenze che si possono acquisire, perché limitarsi? Possiamo tutti diventare di più, giorno dopo giorno. La vita è meravigliosa, amico mio, non lasciamo sfuggirci la possibilità di afferrarla, viverla e goderla. Non siamo nati per lavorare per pagare i sogni di altri. Ognuno di noi ha uno scopo, ma è necessario pagare in prezzo alto per appropriarsi di questo grande dono che si chiama evoluzione.