Sai Che Esiste La Qualità Del Denaro?

4 Luglio 2023
Lo sai che esiste la qualità del denaro? Se stai pensando alla banconota da 20€ che tengo tra le mani, mettila da parte, almeno per 5 minuti, perché non c’entra niente. Non so se tu abbia mai riflettuto sul valore del denaro che guadagni. Ti sei ma chiesto, per esempio, se esista una differenza tra le entrate che richiedono un costante impegno e quelle che possono arrivare in modo passivo?
La riflessione che ti invito a fare non è campata per aria. Ho notato che due degli articoli più letti di questo periodo sono quelli relativi a ricavi, costi, entrate e uscite e alla possibilità di cambiare vita grazie al lavoro. Probabilmente in tanti stanno prendendo del tempo per pensare all’andamento della vita e a come si potrebbe star meglio. Quindi, oggi ti parlerò della qualità del denaro!
Nel mondo finanziario, il concetto di qualità del denaro è fondamentale per comprendere come raggiungere la vera libertà. Vediamo insieme che il valore del denaro può variare in base alla complessità delle azioni richieste per generarlo. Scopriremo come le entrate passive possono essere la chiave per vivere una vita davvero libera.
Qual è il valore?
Partiamo da un esempio. Due attività possono generare 10.000 euro, ma ci possono essere enormi differenze su come entrano. I soldi, infatti, non hanno sempre lo stesso valore, ma esso varia al variare della complessità delle azioni che dobbiamo intraprendere per generarli. Vediamo qualche esempio sul valore. Stai con me.
Giorgio offre una consulenza aziendale nel settore ristorazione. Esegue nella sua consulenza un’analisi dei sistemi di produzione e fornisce tutte le informazioni necessarie all’ottimizzazione, per rendere il ristorante super produttivo, evitare gli sprechi e far guadagnare il più possibile il cliente.
Mario lavora nello stesso settore, ma si occupa di creare software gestionali per la ristorazione. Prima esegue un’analisi e stabilisce con il ristoratore cosa serve all’azienda e poi lavora in team per realizzare il software. Fa dei test e poi consegna il prodotto finito.
Valore del denaro, prezzo…
Parliamo di prezzi. Giorgio chiede 10.000 euro per 3 mesi di consulenze, tra analisi e diagnosi finale. In questo periodo lavora per circa 40 ore (circa 3 ore e mezza a settimana). Mario chiede 50.000 euro per la realizzazione di un software. Dedica 3 settimane all’analisi, 4 mesi alla realizzazione del prodotto, una settimana di test e poi un mese per le correzioni e poi consegna.
A lavorare nel team ha 2 persone, 6 ore al giorno, per 5 giorni alla settimana. Vedendo le due attività è chiaro che Mario guadagna 50.000 euro in 6 mesi (8333 euro al mese), mentre Giorgio ne guadagna 10.000 in 3 mesi (3333 euro al mese). Quindi Mario guadagna più di Giorgio. Vero, ma i soldi che guadagna Giorgio sono di “maggior qualità”.
Giorgio guadagna 250 euro l’ora. Mario, paga 2 stipendi da 3.000€ per i 4 mesi di realizzazione del software. Quindi ha 24.000 euro di uscite. In più, per l’analisi ci mette 1 mese rispetto ai 3 di Giorgio, ma lavora anche lui 40 ore e deve supervisionare il lavoro dei suoi collaboratori per almeno 2 ore al giorno.
Infine esegue test e impiega altre 15 ore per correggere gli errori. Totale 255 ore. 101 euro l’ora per Mario. Non tralasciamo la complessità del gestire azienda, collaboratori, tempistiche più lunghe ,etc. La qualità dei soldi differente. Sei d’accordo con me?
Entrate attive o passive
Col termine “entrate attive” facciamo riferimento a quelle che derivano dal nostro lavoro (qualsiasi), come un impiego dipendente o un’attività in proprio, che richiede un costante impegno. Queste entrate richiedono sforzo, tempo e dedizione costante per mantenere un flusso. Anche se sono importanti per soddisfare i nostri bisogni di base, spesso ci limitano in termini di tempo libero e flessibilità.
Dobbiamo considerare la complessità delle azioni che intraprendiamo per generare il reddito. Queste azioni richiedono spesso un impegno a lungo termine, un costante adattamento alle sfide e il mantenimento di un alto livello di produttività. Ad esempio, un lavoro può richiedere ore extra, stress e sacrifici personali. Anche un’attività imprenditoriale può comportare rischi, responsabilità e una gestione continua delle operazioni, ovviamente.
Le entrate passive, d’altra parte, sono quelle che derivano da investimenti o da attività che richiedono un impegno iniziale significativo, ma che poi continuano a generare reddito, richiedendo sempre meno impegno da parte nostra. Questo tipo di entrate rappresenta un’opportunità per rompere il ciclo delle azioni complesse e per vivere veramente liberi.
Lavorare in modo intelligente
Il concetto chiave è quindi di lavorare in modo intelligente. Le entrate passive ci consentono di guadagnare anche quando non siamo attivamente coinvolti nel lavoro, è chiaro. Ma anche quando siamo in ballo con un’attività di lavoro è importante valutare lo sforzo, il tempo e lo stress che genera prima di valutare un prezzo da fare ad un cliente.
Quando si raggiunge un livello di entrate passive che consente di coprire i nostri costi di vita, sperimentiamo una quella che viene chiamata libertà finanziaria. In questo caso siamo in grado di dedicare il tempo a ciò che ci appassiona, alle nostre famiglie e agli obiettivi personali. Le entrate passive offrono l’opportunità di creare uno stile di vita che va oltre la semplice sopravvivenza economica.
La qualità del denaro che guadagniamo è strettamente correlata alla complessità delle azioni richieste per generarlo. Ecco perché si dovrebbero sempre affiancare multiple fonti di reddito di tipo passivo, per quel che ci è possibile. Io non so se tu abbia avviato riflessioni di questo tipo, ma conosco molte persone che stanno lavorando in modo intelligente e personalmente ho scelto di seguirle. Se vuoi, mi scrivi. 😉