Perché Il Praticante Deve Curare Anche L’Alimentazione?

Alimentazione

Oggi voglio analizzare con voi un punto importante, troppo spesso sottovalutato dai praticanti di arti marziali tradizionali. Voglio infatti parlarvi del motivo per cui il praticante (in special modo di Black Flag Wing Chun) deve curare anche l’alimentazione, oltre alle abilità tecniche e tutto il resto. Sicuramente chi si avvicina alle arti marziali tradizionali come la nostra viene spinto da esigenze diverse, vuoi per diminuire lo stress, migliorare la propria sicurezza personale o per trovare una dimensione umana dei rapporti umani.

Ma al di là del punto di partenza, tutti devono fare i conti con l’alimentazione, prima o poi, per scelta o per sistemare delle cose, com vedremo tra poco. Se volessi ascoltare le parole di alcuni praticanti che spiegano come sono arrivati ad HKB, potresti semplicemente ascoltare alcune storie qui: https://www.youtube.com/@asdHKB. In ogni caso, io sono convinto che la coltivazione interna, che è il cuore di ogni sistema tradizionale cinese, non possa prescindere da cosa ingeriamo ogni singolo giorno, visto che “siamo davvero quello che mangiamo”…

Riuscite ad immaginare come si possa sentire il corpo quando è iper-alimentato, ma ipo-nutrito?! Attenti a questo concetto chiave, perché ho visto decine di persone danneggiare il proprio corpo per mancanza di una nutrizione corretta. Nutrire correttamente significa dare alle cellule quello di cui necessitano, a parte quello che piace al palato (alimentarsi). Vi è mai capitato di sentire che qualcuno ha problemi alle articolazioni, ha sviluppato l’epicondilite, ha “rovinato” la cuffia dei rotatori e via discorrendo?

LE CONSEGUENZE DI UN’ALIMENTAZIONE CASUALE

Ecco, tutti questi problemini, che spesso diventano patologie e ogni tanto richiedono anche operazioni chirurgiche, sono il frutto di incidenti, di esercizi sbagliati e/o di malnutrizione. Mentre sui primi non possiamo agire, sono sotto il nostro controllo sia la seconda che la terza causa. Dal punto di vista tecnico, centinaia di anni di esercizi che vengono via via migliorati nel tempo, con le conoscenze mediche, sono sufficienti per garantire una pratica sicura. Dal punto di vista della nutrizione, invece, troppi continuano a sottovalutare gli effetti di una sostanziale mancanza di equilibrio.

Curare anche l’alimentazione non è una cosa difficilissima, se si seguono delle regolette semplici. Purtroppo non tutti ci mettono la giusta attenzione fino a che…arrivano i problemi. Quali possono essere? Per esempio i colpi di calore piuttosto che i cali improvvisi di energia, i crampi, gli infortuni più o meno gravi, la perdita di concentrazione, il calo delle prestazioni “sportive”, passatemi il termine. Oltretutto ricordiamoci che chi pratica intensamente sottopone il corpo a più rischi rispetto ad un sedentario, visto che sfrutta maggiormente i tessuti, mettendoli sotto stress.

Ho visto coi miei occhi decine di persone con problemi alle cartilagini, ai tendini ed ai tessuti molli. Nella maggior parte dei casi queste persone non avevano un’alimentazione bilanciata e “scientifica”. Mangiavano casualmente. Una buona cultura alimentare, invece, è alla base della salute e del benessere psico-fisico. Non si tratta di entrare nel loop delle diete (magari restrittive o inventate o di moda al momento), ma di conoscere ed imparare bene il bilanciamento dei macronutrienti (carboidrati, grassi, proteine) e come costruire pasti sani.

COME SI PUÒ IMPARE A GESTIRE L’ALIMENTAZIONE?

Sicuramente sconsiglio il fai-da-te o le ricerche su google, perché esce di tutto. Il Praticante deve curare anche l’alimentazione e oggi, per fortuna, abbiamo la possibilità di avere una nutrizione totalmente personalizzata, grazie agli studi scientifici sui nutrienti (micro e macro). Non è certo andando da “mio cugino” che si potrà comprendere come mangiare quotidianamente un giusto apporto di proteine e come capire quante calorie saranno necessarie per mantenere il peso. “Me lo ha detto Tizio” non è sicuramente frutto di una ricerca.

Personalmente, quando ho deciso di capirne di più, ho iniziato a leggere quanti più testi possibili sul tema e mi sono appassionato. Così, sette anni e mezzo fa ho deciso di diventare un Coach. Il Coach è la persona che ti accompagna da uno stato iniziale verso la stato di forma desiderato, grazie al supporto di un team di medici, nutrizionisti e ricercatori. Quando nel novembre del 2018 sono usciti i protocolli di NUTRIZIONE E INTEGRAZIONE ALIMENTARE NELLA PRATICA SPORTIVA io sono davvero stato colpito da un fulmine. Una lettura quantomeno utilissima, nata grazie all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport.

Proprio seguendo quello dedicato alla Destrezza, tipico della nostra pratica di Arti Marziali, sono riuscito a prendere tantissime informazioni circa l’apporto di acqua, macronutrienti e qualità del cibo da mangiare ogni singolo giorno. Proprio per aiutare le persone che mi seguono e cercano un percorso gratuito per andare verso una miglior prestazione fisica o magari per perdere o mantenere il peso, ho creato un gruppo in cui condividiamo ogni giorno i nostri pasti sani e il nostro stile di vita sano e attivo, ispirandoci a vicenda.

UNA DELLE TANTISSIME INFORMAZIONI UTILI CHE SI POSSONO IMPARARE

COME SI PUÒ IMPARE A GESTIRE L’ALIMENTAZIONE?

Se stai cercando una soluzione per comprendere meglio come nutrire il corpo per migliorare le tue prestazioni, avere più energia, avere un peso nella norma o qualsiasi altra cosa che derivi dalla nutrizione bilanciata, scrivimi e facciamoci una chiacchierata. Non servono investimenti per stare bene. Serve avere le informazioni giuste per acquistare quello che serve, sicuramente non solo quello che ci piace. Davvero, scrivimi su Whatsapp (Riccardo Di Vito), così ci possiamo fare una chiacchierata e posso regalarti un percorso gratuito per comprendere quello che è necessario.

Il Praticante deve curare anche l’alimentazione, perché ogni prestazione è data da due soli fattori: come ti alleni ed il tuo stile di vita, quindi come mangi, dormi, bevi, etc. Non è un optional. Non è una fissazione. Non è un “di più”. Non è qualcosa che si può sottovalutare. L’importante è affidarsi sempre alla scientificità dei dati e non ai fai-da-te. Non a caso, l’industria alimentare sta andando verso cibi via via più proteici. Ottimo, no? Certo! Ma il problema non è solo l’apporto proteico, ma l’insieme dei nutrienti e del loro equilibrio.

C’è chi si inventa il “no carboidrati”, chi fa digiuni fai-da-te, chi continua a fare colazioni a base di zuccheri… Poi, quando si pratica, quando li vedo energeticamente a pezzi, non riescono a ricollegare l’errore nell’alimentazione. Pensano magari alla stanchezza per un eccesso della sera prima o ad un caso isolato di abbassamento di pressione. Quelli che, al contrario, si iniziano a fare domande, prima o poi trovano le risposte. E si vede. E si sente. Volano alto nella pratica, perché riescono ad avere le energie che occorrono per fare sessioni di allenamento anche prolungate. Non sottovalutate le mie parole.

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