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Riccardo Di Vito - Maestro di Wing Chun e Coach

Parliamo di soldi o di ca…te?

By Riccardo Di Vito

Il mio caro amico Gianluca, 3 anni e mezzo fa, mi disse proprio questa frase, passata ormai alla storia, per chi ci conosce bene:

Riccà,

ma parliamo di soldi o di ca…te?!

Da lì è iniziata una nuova avventura che mi ha portato a godermi il viaggio nel mondo del Wing Chun come passione remunerata.

Mi rivolgo spesso ai miei studenti che intraprendono la strada per diventare Istruttori, così come a quelli che già hanno le competenze tecniche per esserlo, affinché capiscano che il marketing non è un vezzo che ci si può permettere di non conoscere.

Se hai le capacità migliori del mondo, ma non sai farti conoscere, è IMPOSSIBILE che tu possa sviluppare un’attività di questo tipo, come di qualsiasi altro. Un conto è essere contro la vendita della ‘fuffa’, un altro è essere a-priori contro la pubblicità.

diventa istruttore

Se avete voglia di intraprendere questo percorso di insegnanti, non potete esimervi dall’apprendere il marketing, cari miei, altrimenti sarete costretti a dover accettare chiunque si presenti al vostro corso per ‘monetizzare’ ovvero lavorare per 8 ore al giorno a fare qualcosa che non vi piace per poter vivere dell’illusione che un giorno potrete fare gli insegnati professionisti.

Io ho acquisito con fatica (e soldi!) le competenze di marketing, che insegno ai miei studenti istruttori, perché so cosa significa avere competenze e non poter insegnare, perché non si hanno allievi. Quindi, cari miei, se avete deciso di affrontare un corso per istruttori, chiedete sempre anche se vi insegnano ad avere studenti, altrimenti state solo imparando le tecniche, senza avere la possibilità di insegnare a qualcuno…

Parliamo di soldi, ragazzi, non di ca…ate. Non è che se uno guadagna 10€ per una lezione e l’altro 100€ allora il primo lo fa per “passione” e il secondo per “guadagnare”. Entrambe guadagnano, solo che ad uno danno poco e all’altro tanto. Si tratta di parlare del Valore di una lezione, non del fatto che uno lo faccia per passione e l’altro no. Spero sia chiaro.

Quindi, alla fine della breve chiacchierata, direi proprio di distinguere sempre tra chi ha competenze e chi non ne ha; tra chi guadagna poco e chi guadagna tanto; tra chi insegna anche ad insegnare per vivere di arti marziali e chi insegna per tenerti legato a lui per sempre, perché non sa come avere nuovi studenti…

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