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Riccardo Di Vito - Maestro di Wing Chun e Coach

Meeting HKB Online

Meeting HKB Online

By Riccardo Di Vito

Il 14 marzo 2021 si è tenuto il primo meeting HKB online della nostra comunità, fortemente voluto e condotto dal Gran Maestro Lin Xiang Fu, il mio Suhu. Ha già annunciato che ogni seconda domenica del mese avremo l’opportunità di partecipare a questi seminari di formazione, per comprendere sempre meglio la pratica che abbiamo sposato direttamente dalla fonte. In questa prima sessione sono intervenuti praticanti ed insegnanti dall’Indonesia, dagli USA, dal Regno Unito e dalla Germania, ma la comunità più nutrita, lasciatemelo dire con fierezza, è stata quella italiana. Grazie a tutti quelli che hanno preso parte attiva!

Abbiamo visto insieme ancora una volta il cuore dell’HKB, indipendente da tecniche o forme. HKB è HKB perché esprime la massima efficienza in termini di spazio, tempo ed energia. Il GM Lin ha raccontato come la pratica fosse esclusivamente fatta di duro allenamento, senza alcun tipo di comprensione, quando ha iniziato, nel 1985. Il concetto era “pratica e stai zitto”. Grazie ad un consiglio del GGM The Kang Hay, il giovane praticante (oggi capo istruttore Lin) iniziò presto ad andare a vedere ed imparare dai fratelli marziali del suo Suhu, notando come ognuno si muovesse in modo diverso.

Questo dipendeva sia dal periodo di insegnamento del Maestro, che ha trasmesso varie cose, in modo diverso e in tempi differenti, sia dall’evoluzione del praticante stesso, grazie alle sue esperienze personali. Lo stesso GM Lin ha raccontato di come abbia cambiato il modo e la qualità dell’insegnamento dal 2002, quando ha iniziato, fino ad oggi. L’evoluzione permette di performare in modo migliore sia dal punto di vista della pratica che dell’insegnamento. Questo ci permette di valutare con ancora più consapevolezza l’enorme lavoro fatto dal mio Maestro!

HKB ONLINE

IL DNA DEL SISTEMA HKB

Imparando da vari insegnanti, Suhu ha potuto notare come il sistema insegnato dal GGM Kwee King Yang fosse un mix di varie discipline. La sua grande opera è stata la catalogazione, revisione e sistematizzazione di quello che è stato il sistema della Loggia della Bandiera Nera. Su questo, potete approfondire sul primo libro dedicato al Black Flag Wing Chun. Il più grande merito di Suhu credo sia stato individuare il motore, il DNA del sistema, quindi la capacità di trasferire energia di impulso, indipendentemente da tempo e spazio.

Ecco perché oggi abbiamo varie forme, ognuna delle quali focalizza l’attenzione su un particolare, che sia il footwork, la rilassatezza, la potenza, la strategia, etc., ma tutte hanno come base comune il motore. La nostra è una tecnologia raffinata dell’arte marziale, che permette al corpo di muoversi in modo efficiente. Ecco perché in HKB non trovi cose non efficienti in termini di tempo o spazio o energia. Il curriculum formativo è stato proprio creato per massimizzarne l’efficienza, portando passo passo il praticante verso il detachment.

Ricordiamoci sempre che il cuore del sistema è proprio quello di rilasciare energia di impulso. Se esci da questo utilizzo efficiente del corpo, sei fuori dall’HKB, non come organizzazione, ma proprio come praticante, per te stesso. Se ti muovi in modo opposto a quello che insegniamo, stai perdendo tempo. Attenzione, quindi, a chi tocchi. Anche se una persona indossa una maglietta con il logo della Scuola non significa che si muova in modo efficiente e ti possa insegnare questo concetto. L’unico modo per scegliere da chi imparare è toccare con mano, come è stato detto nel meeting HKB online.

PRATICARE HKB SIGNIFICA MASSIMIZZARE L’EFFICIENZA

Se quello che fa la persona davanti a te può essere ridotto anche solo di un movimento, significa che non era la massima efficienza, quindi, non era HKB. Se pratichi questo sistema, fai del tuo corpo il cuore della massima efficienza. Non importa da quanto sei in famiglia, né le ore che ti alleni, ma la qualità di quello che pratichi, con la finalità giusta. Se poi sei un Istruttore, ricordati, la finalità è servire, non essere servito. Il nostro scopo, quindi, è trasmettere. Diamo le competenze motorie alle persone che ci seguono. Dedichiamoci al 100% a questo. Attenzione a chi si muove in modo diverso…

So di alcuni che si condizionano le ossa colpendo legno o ferro. Questo non è mai stato insegnato dal GM Lin. Se senti dolore a contatto con un praticante di HKB non è per le ore di allenamento o per il condizionamento osseo, ma esclusivamente per la comprensione di come si trasferisce energia di impulso. Lo stesso discorso vale per chi pratica più stili o discipline. Il GM Lin non l’ha mai proibito ai praticanti, così come non ha mai vietato di fare bodybuilding. Quello che ci è sempre stato insegnato è che tutto quello che facciamo deve avere il CORE del sistema HKB.

Se l’altro stile o sport che pratichi ti porta in direzione opposta, significa che stai remando in due direzioni diverse. Ecco che ognuno di noi può scegliere col suo libero arbitrio dove andare, ma se si vuole costruire il corpo HKB, la scelta è una sola. Se quello che fai durante tutto il giorno è in linea con la costruzione della massima efficienza, allora va bene. In caso contrario, il mio consiglio è: scegli bene la strada che vuoi percorrere e non lasciarti distrarre dal resto. Rischieresti di dare al corpo informazioni contrastanti…

Il cuore del Detachment

BODY KARMA

Noi non colpiamo cose dure per condizionare le ossa. È stato ribadito più volte durante il meeting HKB online. Ti puoi far male e questo sarebbe contrario alla ricerca dell’efficienza. Se non è sicuro, non è HKB. Fai attenzione che il corpo si muova sempre nella direzione della massima efficienza. Non fare mai cose che senti siano in contrasto con questo principio. Un osso è un osso. Anche colpendo il legno rimarrà un osso, non si trasformerà. Ma da anziani che succederà? Il consiglio, quindi, è quello di praticare con altre persone, che siano o meno di famiglia, per ricercare solo l’efficienza.

Se vai in direzione opposta, distruggi le competenze acquisite prima. Se vuoi raggiungere lo stato ottimale della tecnologia marziale per la massima efficienza bisogna andare verso il “Body Karma”, come ha detto Suhu. Lo vedremo meglio tra poco. Spesso si confonde la potenza con il processo di trasferimento. Mi riferisco, per prima cosa al fatto che bisogna capire e conoscere le basi del sistema (conoscenza cognitiva). Poi si trasforma questa conoscenza in realtà della forza, con l’esperienza. Solo alla fine capirai chi sei davvero, il tuo “Body Karma”. Si tratta della coscienza di chi sei e delle tue parti del corpo.

Grazie a questo processo, puoi avere coscienza di chi sei e di come ti muovi. Ricordati che il corpo ha memoria e che quando combatti sei nella più estrema realtà, che ti mette a nudo con te stesso. Quindi, si inizia con la parte tecnica, si passa alla sensazione ed alla comprensione cognitiva, per poi arrivare alla comprensione della vita in sé. Il corpo risponde alle richieste della mente in questa fase. Totalità credo sia la parola chiave della pratica, perché solo se implementerai HKB nelle tue ventiquattro ore riuscirai a comprenderne l’essenza.

RISPETTA IL MAESTRO, SII FEDELE AL SISTEMA

La competenza HKB si costruisce giorno dopo giorno. Comprendi come si muove il corpo. Cerca di ascoltarlo. Ricordati: dove direzioni l’Intento lì fluisce l’Energia e la Forza appare. La mente comanda sul corpo. Ecco perché è importante pensare positivo e fare una pratica dedita al bene e non al male. Il Khì Kang 氣功 [qìgōng] può davvero supportare tutte le persone che lo praticano per potenziare le capacità di ascoltare l’energia che fluisce.

Un grande insegnamento che ha dato Suhu è stato rispetto al motto “Rispetta il Maestro, sii fedele al Sistema“. Il rapporto fiduciario che si costruisce tra Maestro e Allievo è indispensabile per la trasmissione del sapere. Se rimani fedele al sistema e stringi il rapporto con il tuo insegnante, ti assicuro che prima o poi comprenderai pienamente come si muove il corpo e come risponde alle richieste della mente. Senza rispetto non c’è relazione. Senza relazione non puoi capire niente.

Ultimo punto, che mi ha colpito e mi ha fatto scaldare il cuore, è stato il racconto di Suhu di quando ci siamo conosciuti la prima volta. Ha detto davanti a tutti che “dei 5 o 6 che stava scegliendo come allievi”, io ero “quello su cui non avrebbe scommesso”, perché ero troppo “mentale” e “cognitivo”. Nonostante questo, si è dovuto ricredere, perché sono “l’unico rimasto, il più sveglio e quello che ha compreso al 100% l’essenza dell’HKB”. Grazie di cuore, Maestro!

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