L’Universo sistema tutto

Le preoccupazioni per i fatti relativi al coronavirus che ha davvero messo in ginocchio intere nazioni ha portato alcuni a farsi qualche domanda sui perché. Non so se ti sia capitato di farti domande rispetto a questa tragedia mondiale, ma credo fermamente che il virus sia stato una risposta dell’Universo.

No, non sono impazzito. Mi sono fermato a riflettere su quanti cambiamenti l’uomo abbia apportato e quanto questo carico antropico abbia realmente tentato di rompere l’equilibrio che c’è nella natura. Bisogna chiedersi perché questo virus abbia dato vita a tutti questi fatti, di cui tutto il mondo è stato spettatore e vittima.

L’uomo ha evidentemente provato a sovvertire l’ordine delle cose, nel vano tentativo di manipolare la natura a proprio piacimento, abbassando di fatto la qualità della vita di milioni di persone nel mondo. Per certi versi possiamo anche dire che per migliorare alcuni aspetti dell’esistenza, il genere umano ha reso il pianeta invivibile per la gran parte degli abitanti.

Eppure, ancora una volta, l’Universo ci ha mostrato che il battito d’ali di una farfalla può generare un tornado dall’altra parte del mondo. Tutto è collegato. Come sempre, dopo un’alterazione del normale flusso vitale, assistiamo al riequilibrio: tutto torna la proprio posto.

Mentre l’uomo pensava di essere riuscito a governare il pianeta, una forza esterna al nostro genere ci ha dimostrato che siamo co-abitanti e che dobbiamo sempre fare i conti con la natura. Adesso, però, c’è da chiedersi cosa stia avvenendo dentro di noi.

Chi ha passato a casa il lockdown ha sicuramente avuto modo di riflettere sul da farsi, comprendere dove sta andando la sua vita. L’ho fatto anche io, perché ho capito davvero dove voglio andare e cosa voglio fare degli anni che mi saranno concessi. Vogliamo vivere pienamente e dare un senso all’esistenza o ci vogliamo lasciar andare, come spesso accade?

Diverse persone tra quelle che mi seguono nelle mie varie attività mi hanno rivelato la decisione di cambiare completamente vita. In parecchi hanno compreso che non si può vivere lavorando per 8 ore al giorno per i sogni di qualcuno, allontanandosi dai propri. C’è stato un risveglio.

La mente è stata attaccata dalla paura, dall’ansia, dalle preoccupazioni. L’unica cosa che abbiamo potuto fare è stata cercare una strategia tesa alla felicità personale e familiare. Alcuni hanno iniziato a godersi il tempo rallentato, altri i figli, altri ancora le proprie passioni. Eppure, il dato comune, è stato un forte calo delle entrate, per la maggior parte, corrisposto ad un alto consumo di cibo.

Ecco che, ancora una volta, la vita ci sta insegnando a regolarci, a trovare il giusto equilibrio tra esercizio fisico, cibo e lavoro. Ci sono strumenti molto validi, oggi, per ottenere questo cambio di vita che può portare a vivere il tempo in modo diverso, qualitativamente migliore, basta solo aprire gli occhi e saperlo cercare.

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