Le Abitudini

30 Luglio 2020
Le abitudini sono risposte comportamentali automatiche ad uno stimolo e si sviluppano attraverso la ripetizione del comportamento nel tempo. Il concetto è di notevole importanza nel campo del benessere mentale e fisico. La comprensione del loro funzionamento può aiutare a portarci ad un’evoluzione individuale ottimale. Andiamo a consolidare comportamenti funzionali, a dare una direzione diversa al nostro pensiero e ad interrompere o modificare comportamenti conflittuali. In sostanza, dobbiamo dimostrare a noi stessi che possiamo mantenere il controllo sulle priorità del corpo e della mente.
In uno studio del 2010, Lally ed altri autori hanno dedicato la loro attenzione al processo di formazione dell’abitudine. Nel testo sottolineano l’importanza della ripetizione costante del comportamento in contesti specifici per un periodo di tempo prolungato. La tempistica media rilevata è stata di 66 giorni. Questo dato assume importanza a livello motivazionale, laddove ci si aspetti di ottenere cambiamenti consistenti in periodi più brevi. Non a caso, come abbiamo visto per la teoria dei 21 giorni per cambiare la abitudini, non esistono miracoli.
Gli autori hanno rilevato che omettere saltuariamente il comportamento non compromette l’intero processo. Questa considerazione si inserisce perfettamente nel processo di cambiamento che aiuta a non considerare come fallimento totale l’attuazione imperfetta del piano mentale. Meno BIIP mentali! Bisogna arrivare alla decisione di agire, per poi tradurre questa scelta in una o più azioni comportamentali. È necessaria una Motivazione che ti spinga fuori dal letto! Le stesse azioni devono essere poi ripetute regolarmente in uno specifico contesto, affinché si instauri l’automaticità.
AUTODISCIPLINA COME ABITUDINE
Qui entra in gioco un’altra abilità: l’autodisciplina. Partiamo e puntiamo ad un obiettivo piccolo, raggiungibile e non ci fermiamo finché non l’abbiamo afferrato e fatto nostro. Dobbiamo allenarci alla pazienza e ripetere le azioni allineate all’obiettivo che ci siamo prefissati. Va da sé che l’assenza di obiettivi implica la mancanza di una qualsivoglia direzione nell’esistenza delle persone che non ne hanno! Queste persone (spesso giovani) hanno già deciso di arrendersi nella vita. Rinunciano alla possibilità di scoprire ogni giorno qual è il loro reale potenziale.
Non hanno idea di cosa potrebbero realizzare di straordinario se solo decidessero di focalizzare tutte le loro energie su un primo obiettivo. Se anche tu hai difficoltà a trovare una direzione nella vita, inizia con il fissare un obiettivo qualsiasi, che sia raggiungibile. Metti il focus su una qualsiasi cosa che ti piacerebbe realizzare e comincia a lavorare sulle buone abitudini che ti permetteranno di raggiungerlo. Man mano che le adotterai, raggiungerai i tuoi primi traguardi, uno dopo l’altro. Inizierai ad unire i puntini e ti sarà sempre più chiara la direzione verso cui vuoi andare nella tua vita.
Se non lavoriamo sulla componente emotiva che governa le nostre decisioni, non riusciremo mai a portare avanti con costanza questi nuovi comportamenti. Non sottovalutare che ogni tipo di cambiamento comporta anche una dose di ansia, dovuta alla rottura momentanea di un equilibrio esistente. Spesso siamo frenati proprio per paura di abbandonare le rassicuranti situazioni che conosciamo, comprendenti contesti prevedibili e azioni abitudinarie…la famosa zona di comfort! Un cambiamento parte proprio da piccoli passi. Acquisisci l’esperienza di potercela fare e di poter stare in un momento di incertezza!
GRATIFICARSI PER GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI

È per questo che un ruolo importantissimo lo svolge la gratificazione. Festeggiare ogni piccolo traguardo ci fa aumentare l’autostima e ci fa rimanere focalizzati per mantenere i nuovi comportamenti. È stato dimostrato come la gratificazione alimenti il ciclo, tanto che la routine tenda a diventare un comportamento automatico! Caratteristiche di un comportamento automatico possono essere: efficienza, mancanza di consapevolezza, la non intenzionalità, l’incontrollabilità.
Una cattiva abitudine è un modello di comportamento negativo. L’elemento chiave per distinguere una cattiva abitudine da una dipendenza o da malattia mentale è la forza di volontà. Se una persona sembra ancora avere il controllo sul suo comportamento, allora è solo un’abitudine. Il momento migliore per correggere una cattiva abitudine è prima che l’azione diventi regolare. Ecco perché è più facile che lo sviluppo di cattive abitudini possa essere impedito maggiormente durante l’infanzia.
Solitamente in psicologia e in pedagogia l’abitudine viene classificata come meccanismo psicologico messo in moto dalla persona per adattarsi in maniera più proficua all’ambiente che lo circonda. L’abitudine diventa quindi uno dei fattori che contribuiscono in maniera maggiore alla formazione del carattere sin dalla prima infanzia. Non permettiamo che le cose negative prendano il sopravvento. Monitoriamo sin dalla più tenera età che i nostri figli non prendano strade sbagliate. Indirizziamoli sulle abitudini più salutari e vedremo tutti insieme il cambiamento del mondo.