La dimensione energetica dell’HKB

6 Agosto 2015
Molte volte si confondono i piani di discussione nelle Arti Marziali e così si mischiano tecniche con principi, dimensioni energetiche con la struttura e così via. Cerco di fare chiarezza sulla dimensione energetica dell’HKB, con la sicurezza che molti praticanti di altre discipline interne ci si ritroveranno completamente.
Partiamo dalla divisione dei punti energetici. Anche nel nostro sistema individuiamo 3 punti principali di accumulo e diffusione, detti Dan Tien. Ce n’è uno superiore (Xia Dantien), uno medio (Zhong Dan Tien) ed uno inferiore (Shan Dan Tien) ubicati sull’asse verticale del corpo. All’interno di questi tre punti si sviluppano le tre energie fondamentali (che alcuni chiamano Tre Perle, San Bao): Jing (nel Dan Tien Inferiore), Qi (nel Dan Tien Medio) e Shen (nel Dan Tien Superiore).
I tre stadi di utilizzo della dimensione energetica dell’HKB passano proprio per la trasformazione che procede dal basso verso l’alto, attraverso vari passaggi chiave, che andremo a vedere. Anzitutto il lavoro principale sta nell’accumulare energia nel Dan Tien Inferiore. La chiamiamo Jing, l’essenza vitale. Da lì, deve salire verso il Dan Tien Medio, trasformandosi in Qi (detto da alcuni Energia Vitale). Per noi il Qi è “semplicemente” il respiro. Da qui l’energia va trasmutata in spirituale (Shen), nel Dan Tien Superiore. L’ulteriore passaggio sarà portare lo Shen nel Vuoto.
Il requisito fondamentale per trasformare l’energia accumulata nello Shan Dan Tien è armonizzare la mente con la volontà. Questo significa che per il primo passaggio è necessario un impegno importante della mente per rilassare il corpo e dedicarsi alla percezione dei movimenti interni. Bisogna avere una consistente tranquillità mentale per potersi dedicare al sé più profondo.
Per i passaggi di trasformazione è necessario allineare la colonna vertebrale, avere un corpo sano ed efficiente. Allo stesso tempo è d’uopo sviluppare il lavoro sui canali energetici che chiamiamo meridiani, altrimenti l’energia interna non può fluire liberamente e ristagna in determinati punti, facendoci provare dolori, blocchi o sensazioni di malessere generale. Il Qi, in questo momento, è in grado di fluire liberamente.
Il pensiero cosciente, che noi chiamiamo Intento (Yi), deve essere armonizzato con la forma corporea (Xing) e con il respiro (Qi). Se una sola di queste componenti non è in armonia, non c’è una crescita, non c’è maturazione energetica. Nella seconda trasformazione, il pensiero deve essere armonizzato con lo spirito. La forza interna, Jin, si sviluppa dall’attività coordinata della struttura osteo-articolare allineata e del sistema muscolo-tendineo ben coordinato.
Attraverso la guida dell’Intento (Yi), l’energia (Qi) fluisce liberamente. Il corpo deve assumere posture nello spazio che rispettino il movimento naturale del corpo, con la massima flessibilità possibile, nel pieno rilassamento, solo così si potrà avere quello stato mentale che permette lo scorrere dell’energia. Nella trasformazione dell’energia dal Qi allo Shen, molti hanno voluto vederci qualcosa di metafisico. Niente di più errato per la nostra Scuola. Per noi è una questione totalmente fisica, perché gli aspetti energetici sono TOTALMENTE collegati all’aspetto FISICO, cioè all’abilità mentale di concentrarsi.
Nella nostra Scuola non siamo particolarmente legati a forme estetiche per favorire il fluire del Qi, ma è chiaro che dobbiamo avere l’allineamento corretto della colonna vertebrale, al di là se stiamo in posizione di guardia o in altre. La chiarezza mentale è il viatico principale per sviluppare il vuoto nella mente (Bu Kek). Si tratta dell’armonia totale tra la volontà mentale (Yi), il Vero Intento, ed il volere dello spirito (Shen). Da qui si può passare al Vuoto come TOTALE assenza di tensioni sia strutturali che dinamiche.
Se si sarà percorsa questa Via nella maniera corretta, la dimensione energetica dell’HKB avrà permesso a tutti i fluidi corporei di divenire completamente limpidi. Questa Via può essere percorsa solo con la Volontà che sviluppa l’Attenzione cosciente. Se questa è forte, svilupperà la Concentrazione. Da qui ci sarà uno stato di Coscienza profonda che porterà il Praticante alla Consapevolezza e, infine, allo stadio finale del Vero Intento (Yi). Solo in questa fase il corpo potrà essere privo di tensioni e trasferire comunque alto potenziale di energia a contatto (Hoat Keng).