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Riccardo Di Vito - Maestro di Wing Chun e Coach

Intervista Con Yuri Morelli

Intervista Con Yuri Morelli

By Riccardo Di Vito

Oggi abbiamo con noi il Maestro Yuri Morelli, fondatore della Traditional Wing Chun Association (TWA).

Quando hai iniziato a praticare arti marziali?

Innanzitutto, è un piacere rispondere alle domande soprattutto se a formularle è un marzialista serio come te. Ho iniziato la pratica delle Arti Marziali, nello specifico degli Sport da Ring , tramite mio padre. Lui fu tra i pionieri della kickboxing in Versilia a cavallo degli Anni Settanta e Ottanta. Sono stato preparato, sin da adolescente, tramite duri allenamenti in questa disciplina. Ho appreso anche i rudimenti della boxe e del karate.

Come sei venuto a conoscenza del Wing Chun?

Sono venuto a conoscenza del Wing Chun alla fine degli Anni Novanta, tramite vari amici che avevano iniziato a praticarlo. Oltre a questo, mi ricordo di aver visionato una VHS (per i più giovani, una video cassetta!!! ndr) di una Pasqua del Budo. Non ne rimasi particolarmente colpito, essendo sempre stato un esteta del movimento. Molti ti diranno che hanno saputo dell’esistenza del Wing Chun grazie a Bruce Lee…

Io, invece, non sono mai stato un grande fan di questo Artista, bensì di Attori quali Van Damme, Dacascos, Philipp Rhee ed altri. Iniziando le lezioni con il mio primo Maestro, rimasi folgorato nel momento in cui gli vidi eseguire reazioni senza l’utilizzo della vista. Si basava tutto solo sul tatto! Da quel momento decisi che la mia strada sarebbe stata quella.

Yuri Morelli

Quali sono le differenze tra il tuo sistema di Wing Chun, Sifu Yuri Morelli, rispetto agli altri che conosci?

Bella domanda!! Diciamo che, personalmente, ho dedicato quasi un quarto di secolo allo studio delle Arti Marziali, soprattutto alla ricerca. Ritengo che la ricerca sia l’unico metodo per raggiungere il massimo del potenziale in un tempo relativamente breve. Per me lo è stato. Ho studiato molto a fondo il sistema Wing Tsun, completandolo. Da quel momento ho iniziato a ricercare sia negli stili Interni sia in quelli del Sud della Cina, come l’Hung Gar.

Ho assaporato il Weng Chun che al tempo era presente in Europa e mi sono potuto allenare anche con il tuo Maestro (Suhu Lin Xiang Fu, Black Flag Wing Chun). Lo ritengo veramente un Grande esponente! A quel punto, era chiara nella mia mente l’idea di voler creare una Scuola che potesse racchiudere quello che PER ME fosse un “prodotto” vincente. Il focus doveva essere far migliorare gli studenti ad una velocità anche più rapida della mia!

Però, per fare questo, avevo bisogno di una Fonte diretta nel sistema Weng Chun dell’Eterna Primavera. Ecco che presi contatti con Sifu Michael Tang. In seguito fui accettato come suo allievo diretto (sia nel Weng Chun che nel Taiji Wu). Dopo questa lunga premessa, posso risponderti. Nella TWA si ha accesso ad un percorso didattico che prevede Wing Chun (sempre più intriso di correnti pre-Ip Man), Weng Chun della famiglia Tang e lavoro Interno. Tutto il percorso ha una logica e non vi sono al suo interno dei concetti che vanno in contrasto…direi che non è così facile trovarne in giro.

Hai fondato una tua organizzazione. Come sono i rapporti con le altre famiglie di Wing Chun?

I rapporti sono ottimi. Direi che non ci sono particolari attriti e spesso sempre più persone chiedono collaborazioni o supporto didattico. Quest’anno è nata anche la Martial Alliance in Spagna, che racchiude Maestri da tutta la Spagna,  la TWA dall’Italia e ci sono già i contatti per avere altre nazioni all’interno. Ovviamente il mio successo mediatico porta inevitabilmente anche ad avere attacchi dettati dalla gelosia…ma questo fa parte del gioco: “quando sali la montagna più vai in alto e più è forte il vento”.

Yuri Morelli

Cosa pensi sia indispensabile fare per preservare correttamente il sistema?

Bisognerebbe essere persone oneste, ecco cosa sarebbe indispensabile. Avere l’intelligenza didattica di non mischiare gli stili e CREDERE negli stili che pratichiamo. Sputare sangue per onorare le foto che apprendiamo alle pareti! Alcuni hanno più cornici che da Ikea

Quali sono stati i tuoi Maestri, Sifu Yuri Morelli?

I miei principali Maestri sono stati Sifu Paolo Pasquini e Sifu Antonio Luciani per il Wing Tsun. Sifu Michael Tang per il Weng Chun. Le persone da cui ho preso lezioni sono state molte ma molte di più..

Quante ore dedichi alla pratica e quante all’insegnamento?

Ecco questa è una cosa su cui devo far chiarezza: perché discernere le due cose? Se il mio metodo è funzionale devo avere un boost anche durante l’insegnamento, altrimenti sto usando un metodo fallace…qualcosa non quadra. Comunque mediamente cerco di mantenermi sulle 20 ore settimanali come media…ovviamente a volte 20 ore le faccio in 2 giorni. Siamo Artisti, non possiamo e non dobbiamo avere schemi…altrimenti saremmo ragionieri delle Arti Marziali.

Hai mai combattuto in competizioni sportive? Se sì, quando, dove e con quali risultati?

Ho combattuto nelle 3 versioni della kickboxing che esistevano al tempo: semi contact, light e full. Ma non ho mai cercato una carriera agonistica prolungata non era il mio scopo.

Secondo la tua esperienza, quante ore dovrebbe allenarsi un praticante per progredire seriamente?

Se il sistema è funzionale e non fallace si può progredire anche con 3 o 4 ore settimanali. L’intensità e la bravura nell’auto-correggersi la fanno da padrone.

Quali sono i concetti cardine della tua Scuola, Sifu Yuri Morelli?

Nella mia Scuola si lavora secondo le regole del Tao. Tutto è racchiuso dentro al Tao. Le energie sono regolate da esso ed il corpo è ripulito da esso tramite un ciclo di rigenerazione senza sosta. “Reazioni a tempo zero”, “Energia capace di aderire”, “Flusso continuo di movimento”, etc. sono solo conseguenze di un corretto uso del Tao.

Che ne pensi della possibilità di essere insegnanti professionisti?

Perché esserlo? Inteso come una persona che vive solo di questo? Pensi veramente che possa considerarsi lo step finale? Io provengo da una famiglia modesta, ma onesta e con valori. Non mi sono mai sognato di abbandonare il mio lavoro. Credo di essere l’esempio vivente che si può raggiungere un determinato livello con una giusta pianificazione.

Anni fa andava di moda la frase “fatti seguire da un professionista, perché la sua qualità sarà migliore”…poi, quasi sempre, erano figli di papà che si facevano  aprire la Scuola. Vedo che dopo il mio esempio (e quello di altri) questa frase è un po’ caduta in disuso. Non penso che anticamente i Maestri evitassero di lavorare la terra o in generale di sfamare la famiglia con altri lavori.

Sifu Yuri Morelli, hai consigli da dare a chi vuole intraprendere il percorso professionale per fare di questa passione uno stile di vita ed un’attività?

Nessun consiglio, seguite il cuore. Farne un’attività va benissimo, decidete con il tempo se debba proprio essere la vostra attività primaria.

Quali sono i difetti più importanti che hai riscontrato nei tentativi di organizzare raduni di praticanti ed insegnanti di Wing Chun?

Non molti, onestamente. Vi sono realtà come la UIKT o la Martial Alliance in Spagna che stanno facendo egregiamente il loro lavoro. Credo che la mentalità stia finalmente cambiando…

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