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Riccardo Di Vito - Maestro di Wing Chun e Coach

Il mio ruolo di Shīfu

Il mio ruolo di Shīfu

By Riccardo Di Vito

Shifu

Sono dieci anni che insegno. Mi vengono spesso fatte domande rispetto a questo percorso, che mi portano a riflettere sul mio ruolo di Shīfu (Pinyin) o Suhu (Hokkian), visti anche i tanti errori commessi in questo pezzo della vita, nello svolgere questa funzione. Sono tanti gli allievi con i quali non ho più rapporti, perché non mi hanno perdonato una disattenzione, una errore o una mancanza di visione del futuro.

Riflettevo proprio oggi sul percorso di apprendimento dell’Arte Marziale Hek Ki Boen Eng Chun, che comprende riti, simboli e tanta pratica, con una esperienza fisica sul campo, diretta e consapevole. La conoscenza dei canali energetici, della ricerca del sé più profondo, secondo una progressione sistematizzata ed organizzata dal Gran Maestro Lin Xiang Fu, rispecchia totalmente i canoni della Tradizione.

Questo viaggio marziale è però assolutamente non percorribile senza un Insegnante che sappia guidare e poi valutare i progressi dello Studente. In qualità di Suhu non si deve solo possedere la conoscenza tecnica, teorica e pratica, ma deve anche condurre lo Studente nel percorso di sviluppo del sé, che è un percorso arduo e davvero complesso.

Uno dei cardini della mia Scuola di Wing Chun, che tutti gli Istruttori devono rispettare, cercare ed inseguire, sta nel riconoscere che lo Studente deve praticare in modo serio, ma altrettanto deve fare l’Insegnante per indicare la Via, verificando il progresso.

In questa Scuola valutiamo ufficialmente ogni 2 mesi, con test teorici e pratici, per renderci conto di come sta andando il cammino dello Studente, ma ogni singolo giorno vediamo se a livello fisico (postura, coordinazione, agilità, etc.) e a livello interno (energia interna, attenzione, intenzione, etc.) ci sono crescita, evoluzione e visione generale, attraverso la pratica.

Come capo istruttore di una Scuola Tradizionale devo essere una guida responsabile, competente e votata allo sviluppo dei miei Allievi, ma mi rendo spesso conto che il ruolo viene frainteso e si generano diatribe e discussioni (inutili) su altre scelte personali che nulla hanno a che vedere con il percorso marziale e di conoscenza di sé.

Il nostro percorso formativo completo nell’ambito della Tradizione dell’Hek Ki Boen Eng Chun Pai è davvero complesso, pieno di sfaccettature, ma se uno Studente ha deciso di prendersi e fare sul serio tralascerà qualsiasi motivo futile di discussione, non vedrà altro che il “qui e ora”, durante il suo viaggio verso la completa realizzazione del sé attraverso la Pratica Marziale.

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