Il concetto di Scuola

7 Ottobre 2014
Ciao a tutti,
qualche giorno fa parlavo con un amico del concetto di Scuola, ovviamente riferito alle Arti Marziali, e mi sono reso conto che qualcosa che io do per scontato, in realtà non è chiaro a chi non fa parte del nostro mondo. Questa chiacchierata è servita a darmi uno spunto per ribadire qualche concetto importante e spesso sottovalutato.
Chi conosce il mondo delle arti marziali orientali tradizionali sa bene che esse sono legate ad una concezione familiare, quindi i ruoli all’interno della Scuola sono definiti da una terminologia familiare. A questo punto sarebbe facile cambiare il termine Scuola con quello di Famiglia. All’interno della Famiglia l’Arte è stata sempre trasmessa in modo simile a quello che poteva essere in voga nelle Botteghe medioevali e rinascimentali italiane, dove Cimabue insegnava a Giotto da Maestro a Discepolo.
Oggi i contatti col proprio Maestro, specialmente in un mondo marziale globalizzato, sono senz’altro più radi, ma il concetto di Scuola è senz’altro rimasto. In Oriente, al riguardo, si parla di Trasmissione da Cuore a Cuore o da Corpo a Corpo.
In particolare, nel mondo moderno, poiché l’insegnamento è diventato anche un lavoro, specialmente quando si tratta di diffondere un’Arte nei vari meandri del Pianeta, è richiesta rispetto al passato una professionalità nell’approccio all’insegnamento che prima era condotto in maniera più informale, all’interno di piccolissimi gruppi. Questa professionalità è anche a tutela di coloro che debbono imparare, perché è il mondo moderno che crea quel distacco e differenza dei ruoli all’interno del quale una trasmissione di sapere è possibile.
E’ importante in questa sede notare che all’interno della Scuola il Maestro o l’Insegnante abilitato non si presentano nella loro individualità, ed è anche per questo che indossano una divisa. E’ vero che essi possono rappresentare per i propri studenti l’ispirazione, ma essi sono sempre gli anelli della catena della trasmissione di qualcosa che è iniziato prima di loro e che continuerà dopo di loro.
Una Scuola non deve essere Maestro-centrica (e quindi reggersi solo sulle abilità di un Maestro particolarmente dotato dal Dio delle Arti Marziali) ed è bene che all’interno della Scuola più persone possano condividere il proprio sapere e più allievi possano beneficiare di influenze diverse, perché se l’Arte è la stessa, diverso è il grado di profondità che ogni Maestro può raggiungere, come diverso è anche il modo di trasmetterla.
L’ambiente della Scuola è quindi dinamico come un fiume (e quindi anche motivante) e non stantio come una palude dove la pratica coi medesimi compagni diviene usa sorta di routine paralizzante. Una conseguenza di questo discorso, come dicevo, è l’uso di una divisa che di solito identifica i membri, a vario livello, di una Famiglia, ognuno dei quali sostiene la Scuola secondo le proprie possibilità, non necessariamente economiche.
Nonostante molti sistemi moderni, di origine in genere occidentale e militare, siano palesemente avversi al formalismo e alla tradizione orientale, essi stessi poi fanno uso di divise, di una gestualità più o meno collegata al rispetto, alla differenze gerarchiche (non dobbiamo sorprenderci, poiché sarebbe normale anche in un vero esercito moderno).
Prenderemmo sul serio un esercito dove ogni individuo si veste a modo suo e non abbia un codice di condotta che lo relaziona con i colleghi? Prenderemmo sul serio un team di football dove ogni persona si veste a modo suo, mettendo in risalto se stesso a discapito del team e della bandiera per cui giocano? Persino i monaci hanno una divisa, qualsiasi sia la Tradizione spirituale cui appartengono!
E’ vero, tornando alle Arti Marziali Tradizionali Orientali, che qualcuno ha istituzionalizzato sia i programmi didattici delle varie Scuole, sia i contatti coi Maestri che reggono la Scuola magari a livello mondiale, limitando le due cose a questioni burocratiche e di esami. Per me, per noi della Scuola HKB, il contatto col Maestro è ancora un momento magico sia dal punto di vista emotivo, per l’entusiasmo che ci comunica una tale esperienza, che da quello dell’apprendimento tecnico.
Con questo Spirito mi recherò a Novembre dal mio Maestro, dove sarà presente anche il suo Maestro, Sukong Lin Xiang Fuk, sia il Maestro del Maestro, GGM The Kang Hay, nella sua probabilmente prima ed unica apparizione nel panorama marziale occidentale, poiché la sua intenzione è di ritirarsi definitivamente dall’Insegnamento pubblico.
FORZA Wing Chun, quindi! Avanti tutta Famiglia HKB!
Pasquale Mazzotta