Che Cos’è La 21 Day Challenge

10 Luglio 2020

Sono certo che sarai d’accordo con me se ti dico che per ottenere dei cambiamenti, in qualsiasi area, serva fare il primo passo. Dopo questo, però, va fatto anche il secondo e poi il terzo e così via. In tutti i percorsi, per arrivare ad un obiettivo, è indispensabile avere qualcuno che guidi e qualcuno che dia la carica per affrontare le difficoltà. Troppo spesso vedo persone mollare, proprio per l’assenza di una comunità di riferimento e di un ‘motivatore’. Proprio per questo ho dato vita alla 21 Day Challenge. Vorrei dirti che si tratta solo di un semplice percorso per arrivare al benessere fisico, ma non sarebbe sufficiente.
Non so se ti sia mai capitato di conoscere persone che hanno preso inizialmente sul serio un percorso di perdita peso. Cariche, motivate e ben disposte. Dopo poco tempo, però, le hai viste spegnersi, perdere entusiasmo e…smettere, tornando nella stessa situazione di prima o…peggiore. Ecco, proprio da questa constatazione ho preso spunto. Non volevo continuare a vedere l’insoddisfazione di chi non riusciva ad avere un perché più forte della propria debolezza. Il motivo per cui ho dato vita a questa sfida con se stessi è proprio per avere un supporto costante e attento, per permettere anche a chi non avesse proprio una volontà di ferro di ottenere un risultato duraturo.
La scelta delle tre settimana, 21 giorni, non è casuale. Sono esattamente il minimo che serve per acquisire una nuova abitudine. Andare in palestra, per esempio, è una buona cosa. Avrai notato, però, che se nelle prime settimane non ti alleni, per qualsiasi motivo, trovando una scusa, automaticamente perdi l’entusiasmo iniziale. Il cervello memorizza quell’eccezione, la rende normale e ti crea l’alibi per giustificarti. Se riesci a combattere la pigrizia e tutti gli altri motivi che ti portano a non andarci, per tre settimane consecutive, vedrai che sarà più facile fare un percorso duraturo e soddisfacente. Verso cosa? Qualsiasi!
IL MITO DEI 21 GIORNI
Da dove viene il mito dei 21 giorni, però?! Diciamocelo, non è che la regola sia valida per tutti. Magari per qualcuno servono 30 o 40 giorni! Però, 21 sono proprio il minimo. La ricerca di questo minimo viene da Maxwell Maltz, un chirurgo plastico che nel 1950 notò un modello mentale ricorrente nei suoi pazienti. Quando eseguiva un’operazione i pazienti impiegavano circa 21 giorni per abituarsi a vedere il loro nuovo viso, così come l’assenza di un arto rimosso… Queste esperienze spinsero il dottor Maltz a ragionare sul periodo di adattamento ai cambiamenti: si accorse che ci volevano minimo tre settimane per creare una nuova abitudine. 10 anni dopo, pubblicò un libro su questo tema, Psicocibernetica, vendendo più di 30 milioni di copie.
Se i primi 21 giorni sono utili per creare nuove abitudini, è solo con la costanza che si potrà dire di aver cambiato stile di vita. In uno studio pubblicato sul European Journal of Social Psychology, la ricercatrice di psicologia della salute Phillippa Lally ha esaminato proprio il tempo necessario per avere un comportamento automatico nuovo, come bere più acqua, andare a correre o mangiare meglio. Dalla ricerca in media è emerso che ci vogliono più di 2 mesi affinché un nuovo comportamento diventi automatico. 66 giorni, se vogliamo essere precisi. E allora, perché diciamo che occorrono “21 giorni per creare un’abitudine e 90 giorni per creare uno stile di vita“?
Il tempo può variare notevolmente a seconda del comportamento della persona per le circostanze. Se desideri impostare le tue aspettative in modo appropriato, scordati tempi molto brevi, ma devi poter partire da un primo passo, ecco perché ho scelto la 21 Day Challenge. I primi risultati evidenti del cambiamento si vedono e questo può dare la spinta per continuare, perseverare e vincere! Contro chi? Contro la tua mente, che cerca sempre alibi nelle circostanze per farti mollare. Non c’è dubbio che con l’aiuto del gioco di squadra che si crea nella challenge si possano raggiungere risultati garantiti!
L’ENTUSIASMO DEI RISULTATI GARANTITI

Ho deciso di dare vita a questa community per condividere un percorso con altre persone che si vogliono bene e hanno deciso di arrivare alla miglior forma di sempre! Le basi della 21 Day Challenge sono sostanzialmente tre: nutrizione corretta, allenamento costante, attitudine positiva. Per 21 giorni ci focalizziamo su quello che c’è da fare per perdere peso, migliorare l’idratazione, aumentare massa muscolare, potenziare le performance sportive o controllare trigliceridi o colesterolo. Tutto si può fare, se c’è la volontà, l’entusiasmo e l’energia. L’importante è avere l’attitudine positiva di un Guerriero!
Tutte le persone che seguo in questo percorso hanno risultati garantiti al 100%. Non mi è ancora mai capitato di ricevere feedback negativi, proprio perché si cresce insieme e si creano le abitudini per portarsi il benessere per sempre. Ogni giorno iniziamo con una frase motivazionale per darci la carica. Questo significa partire col piede giusto, costruendo una nuova mentalità positiva. Scambiamo input sulla nutrizione corretta, in modo tale da capire le differenze tra proteine, carboidrati, grassi, etc., che per alcuni possono sembrare scontati, ma per molti…no.
Il cammino di trasformazione è, però, non solo fisico. In realtà la conquista più grande della 21 Day Challenge è l’autostima. Non so se ci hai fatto caso, ma chi non sta bene con il proprio corpo spesso non si accetta e si butta giù facilmente. Dipende dalla mente. Proprio per questo motivo chi fa un percorso di cambiamento acquista via via sempre più coscienza e consapevolezza. In questo modo, grazie al cammino, riesce ad apprezzarsi. Ho visto persone guardarsi soddisfatte allo specchio. Alcune hanno ricominciato a fare sport. Altre ancora hanno sfruttato l’occasione per rimettersi in gioco anche nel mondo del lavoro. Se potessi, aiuterei davvero chiunque ad affrontare questa sfida, peccato non riesca a seguire più di 20 persone al mese.