A Cosa Serve Davvero Il Wing Chun?

30 Agosto 2022
Durante questi anni di pratica e di insegnamento mi è capitato spesso di chiedermi a cosa servisse davvero il Wing Chun, come arte marziale. La domanda vi sembrerà strana. In realtà, dopo aver letto discussioni interminabili sui vari forum online e bacheche di Facebook, un pensiero sul senso della pratica mi è venuto. Come sa chi mi segue ormai da più di 10 anni (il blog mi sa che ormai ne abbia 13!), ho sempre cercato di utilizzare l’arte marziale per molteplici motivi.
Sicuramente il primo, che mi ha affascinato la prima volta che ho visto un Maestro in azione, è stata l’efficacia in combattimento. Inutile negarlo. Da ragazzotto di strada diciottenne, è quella la prima cosa che mi colpì. La rapidità di esecuzione, l’utilizzo di braccia e gambe, oltre alla morbidezza e flessibilità del contatto! Inizialmente la mia pratica verteva solo su questi aspetti. Ho ricercato da subito la massima efficienza in combattimento, seguendo il marketing dell’epoca: “semplice, pratico, efficace”.

Detto tra noi… Di semplice, in questi primi 23 anni di pratica, ho trovato ben poco! Ma comprendo benissimo il motivo per cui nacque questa idea. Siamo noi che complichiamo le cose. All’epoca si parlava di semplicità rispetto alle decine di forme e ai tanti movimenti complessi delle altre arti marziali e del Kung Fu di Shaolin. Poi, quando sono entrato nello specifico della movimentazione del Wing Chun, ho compreso che è proprio un sistema di combattimento pienamente inserito nel Kung Fu di Shaolin!
IL WING CHUN SERVE A QUELLO CHE VUOI TU
Oggi posso dirvi con assoluta certezza che il Wing Chun serve a quello che vuoi tu. Ognuno si prende quello che preferisce. C’è chi lo usa come il Tai Chi che viene insegnato dalla maggior parte oggi, solo come movimento salutare. Alcuni lo usano come sport in palestra. Pochi prendono tutto quello che c’è nel piatto. Io sono uno di questi. Ho colto il lato benessere, quello fitness ed anche la parte marziale. Non lascio niente, perché ho compreso che ogni parte completa le altre. Sarebbe folle, per me, sottovalutarne una.
A cosa serve davvero il Wing Chun generalmente inteso oggi? Guardando la marea di video che oggi tutti pubblichiamo in rete, bisogna dire una cosa seria. Non venitemi a dire che state praticando per combattere per strada! Nel 99,9% (periodico!) delle nostre vite, nessuno di noi avrà mai una colluttazione. Oltretutto, per quel che si vede, auguro davvero alla maggior parte di NON utilizzare quel che si vede, perché andrebbe a finire male nella quasi totalità delle volte. Ve lo dico per esperienza personale, non per sentito dire.
Quando insegno alle persone che mi seguono la disciplina del Black Flag Wing Chun, lo spiego bene. Per imparare a combattere, bisogna combattere. Bisogna mettere in conto che ci si può fare male. E succede! Ma non ci ferma, perché vogliamo cogliere dal sistema la sua essenza nella totalità. Ma quanti di quelli che praticano oggi sarebbero disposti a portare avanti certi allenamenti tradizionali in cui si sa già che c’è il pericolo di farsi male? Ve lo dico io: l’1%! Ecco perché vi dico: praticate col sorriso e divertitevi.



Da quando esiste la polvere da sparo, la finalità più importante della pratica è la pratica stessa. Quando ai miei ragazzi spiego che il Black Flag Wing Chun non avrà mai un’espansione su larga scala, lo dico a ragion veduta. Noi tiriamo ancora, amici. Le bombe arrivano. I lividi sono all’ordine del giorno e la fatica è tanta (non parlo per il fitness). Spesso i bozzi arrivano dopo 24 ore. Alcune volte compaiono segni bianchi e viola. Quanti sarebbero disposti ad affrontare questo lavoro per esperire l’energia interna?! Ecco, ci siamo capiti.
